SCUOLA DELL'INFANZIA "G. RODARI"-MOAA84001X
La casa dei bambini
Progetto realizzato in collaborazione con Beate Weyland*
*Libera Università di Bolzano
Il progetto educativo è fortemente sentito e si basa sui nuovi paradigmi di apprendimento che sono volti ad evidenziare quanto lo spazio sia determinante nelle dinamiche di sviluppo.
In un mondo dove tutto il sapere è fortemente parcellizzato e da lungo tempo distante dalla quotidianità, si vuole offrire ai bambini un modo di conoscere estremamente legato alla scoperta innestata nel gioco libero, dove è il bambino stesso a decidere il tema dell’esplorazione attraverso l’esperienza diretta.
In questo modo i saperi pregressi entrano in gioco simultaneamente, diventando volano per nuove conoscenze; lo stimolo motivazionale delle relazioni, della curiosità, del voler raggiungere una meta, la possibilità di sperimentare l’errore o realizzare un artefatto spinge a superare le difficoltà e a cercare nuove soluzioni. In questo modo si riorganizzano saperi nuovi e antichi in una dimensione sociale concreta e tangibile.
Al centro di questo nuovo progetto di scuola vi è il bambino: competente, esploratore, autonomo, consapevole, collaborativo e in relazione. I bambini diventano i reali protagonisti della propria formazione, dove un attento docente-regista organizza gli spazi e gli stimoli indiretti, ponendosi come supporto e non come “elargitore di sapere”. Il fine ultimo della conoscenza è il benessere della collettività, dove il singolo trova il suo ruolo, la possibilità di realizzarsi e la sua dimensione di felicità. La casa dei bambini è un vivace e curato luogo di incontro e di esperienza, che rispetti il bisogno di ciascuno di avere uno spazio dedicato e spazi di collaborazione e condivisione con connotazioni domestiche; questo non solo per i bambini, ma anche per le loro famiglie e per il team educativo: uno spazio dove ci si riconosce. In quest’ottica la relazione di qualità diventa un elemento imprescindibile sia per “fissare” le esperienze fatte, sia per fornire un imprinting etico alla condivisione del sapere e della quotidianità.
La scuola diventa un posto dove s’impara vivendo e lo spazio diventa un importante dispositivo educativo.
Il team ha condiviso le proprie riflessioni con Beate Weyland (professore associato dell’università di Bolzano), guida e supporto in un viaggio di maturazione di identità pedagogica negli ambienti educativi. E’ stato deciso di organizzare in maniera estremamente accurata le stanze che la compongono, facendo nascere atelier tematici.
Immaginare una scuola-casa significa non spazi che si ripetono, non materiali uguali che si duplicano nelle diverse sezioni, ma atelier unici pensati per “dare più spazio e benessere ai nostri bambini”, spazi dove la bellezza accade. Sebbene sia prevista una tematizzazione delle stanze (atelier del gioco simbolico, della costruttività, graficopittorico, scientifico, della parole e messaggeria, relax…) in esse i saperi si intrecciano e fioriscono seguendo le inclinazioni del singolo (interdisciplinarietà dei campi di esperienza).
Il bambino, dopo un primo momento di accoglienza in uno spazio pensato, sarà libero di muoversi a suo piacimento interagendo sia con materiale strutturato, che con materiale destrutturato: sarà un bambino libero di esprimersi con tutti i suoi linguaggi, sarà un bambino felice di stare a scuola, di scoprire i suoi talenti. Attraverso l’immersione nello spazio e la libera scelta verrà così stimolato un pensiero analitico, critico e creativo, proiettato al raggiungimento di un obiettivo e sostenuto dalla relazione.
La visione della scuola non più a sezioni a porte chiuse, comporta una corresponsabilità educativa e un progetto di condivisione del quotidiano molto forte: tutti i bambini fanno parte della casa, quindi tutti (docenti e ATA) ne curano la crescita e lo sviluppo armonico.
Una scuola che non vivrà più di sezioni a porte chiuse, ma di una trasversalità di saperi che si traduce in una trasversalità di figure e spazi educanti, liberi e sicuri come nella dimensione domestica.
Un progetto tanto ambizioso non può che partire da una stretta alleanza educativa con le famiglie, né può prescindere da un forte radicamento al territorio, che entra nella scuola con spazi fisici e sociali aggiuntivi.
SCUOLA INFANZIA RODARI 11 - 01 -2021 Render
project by arch. Sebastiano Longaretti
SCUOLA DELL'INFANZIA "G. RODARI"-MOAA84001X
La nostra scuola è situata nella prima periferia della città, fa parte del quartiere Sant’Agnese-San Damaso Buon Pastore, si affaccia sul Parco della Resistenza, confina con la Polisportiva Morane.
Condivide il plesso con la scuola Malaguzzi ma ogni scuola ha il proprio giardino.
Organizzazione tempo scuola: 40 ore settimanali
Orario: Lunedì – Venerdì: 8.15 – 16.15
Sezioni miste 3 anni – 4 anni – 5 anni attivate: Sole-Stelle-Luna
Scuola dell’infanzia “Rodari”
Metodo Munari: progetto “Sulla punta della lingua”
destinatari: bambini sezioni 3-4-5 anni Scuola dell’infanzia “Rodari”
Il progetto propone un percorso progressivo che partendo da due qualità tattili quella del morbido e dell’appuntito, esplora alcune azioni del bucare e attraversare superfici per poi giocare con i punti che diventano grafici e colorati. Ogni laboratorio termina con un prodotto finito anche se si ribadisce l’importanza del processo sul risultato.
Scuola dell’infanzia “Rodari”
Metodo Munari: progetto “Le azioni dei colori infiniti”
destinatari: bambini sezioni 3-4-5 anni Scuola dell’infanzia “Rodari”
Il progetto “ Le azioni dei colori infiniti” sperimenta i sensi dei colori, Il senso tattile del colore e quello sinestetico, i colori della carta e delle cose, delle idee e le analogie con i colori, per osservare produrre e nominare i colori e per scoprirne la personalità. Il titolo del progetto è “Le azioni dei colori infiniti” richiama il titolo scelto da B.Munari per la premessa al libro di Josef Albers, Interazione del colore, Pratiche edizioni Parma 1991 ,( ed originale 1971) “ I colori sono infiniti”.
I laboratori intendono sviluppare con esperienze polisensoriali conoscenza intorno ai sensi dei colori, il senso tattile del colore (ad esempio: colore secco, duro, fresco connesso alla tangibilità delle proprietà materiche degli oggetti colorati) e quello sinestetico ( uno stimolo può provocare non solo la sensazione specifica, ma una seconda sensazione).
Laboratori per osservare produrre e nominare i colori, i colori delle cose, delle idee e per scoprirne la personalità di ogni colore.
Fasi operative previste:
Il progetto prevede un’articolazione modulare modellata sulle esigenze dei bambini e della scuola, scandita da incontri-laboratorio rivolti ai bambini di tre/quattro/cinque anni e su un breve momento di riflessione attiva basata sulla pratica di laboratorio alla fine della giornata con le insegnanti.
Attività previste:
quattro laboratori della durata di un’ora e mezza divisi per età
Primo laboratorio per bambini tre/quattro anni
Toccare la pelle colorata del mondo: rosso, giallo, blu
Esplorazione plurisensoriali di materiali naturali e artificiali di colori primari. Quali sono le azioni? Toccare, vedere, ascoltare distingue le qualità tattili, dividerli in categorie, creare scale sensoriali , esplorare le sensazioni sinestetiche e alla fine creare una propria tavola tattile da comporre e scomporre a piacimento. Che cosa ci farà venire in mente? Confrontare le sensazioni tattili sperimentate con quelle osservabili sullo schermo di una di un tablet. Inventare una storia tattile tutta blu o rosso o gialla da raccontare agli amici
Secondo laboratorio per bambini quattro anni
Cercare i colori della carta: giallo/blu/verde
Cercare, strappare, ritagliare, incollare frammenti di colore di carta delle riviste e non solo dividerli in categorie , esplorare le gradazioni di colori per comporre un proprio campionario di frammenti colorati e un comporre un proprio formato monocolore a scelta del bambino.
Terzo laboratorio per bambini cinque anni
Sovrapporre i colori: rosso/blu/viola
Sperimentare la tecnica del frottage come due colori primari sovrapposti fanno scaturire un terzo colore. Il laboratorio prevede anche l’utilizzo/sperimentazione di carte veline e da lucido per scoprire che dalla sovrapposizione di colori nasce un altro colore.
Tempi previsti:
10 gennaio ore 9.00 – 10.00 laboratorio bambini di 3 anni
ore 10.00 – 11.30 laboratorio bambini di 5 anni
19 gennaio ore 9.30 – 10,30 laboratorio con 13 bambini di 4 anni
10.30 – 11.40 laboratorio con 13 bambini di 4 anni
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Festa di Natale Scuola dell'Infanzia
Coro Ic3 22 dicembre 2016
INFORMAZIONI DI CONTATTO
Indirizzo: Via Ancona, 17 – 41125 MODENA
Telefono plesso Infanzia: 059 441155
Telefono Segreteria: 059 300664 – 059 393111
Segreteria Presidenza
Istituto Comprensivo 3 di Modena
Via Piersanti Mattarella, 145 – 41126 Modena (MO)
Tel. 059 300664 – 059 393111